Secondo i dati diffusi da BRC-Sensormatic, il mese di marzo ha segnato un netto calo dell’affluenza nei negozi del Regno Unito, con una diminuzione complessiva del 5,4% rispetto allo stesso mese del 2024. La flessione segue un febbraio stabile (-0,2%) e si riflette su tutte le principali tipologie di aree commerciali: le High Street hanno registrato un -4%, i Retail Park un -1,2% e i centri commerciali un -5,8%.
Il calo ha riguardato tutte le nazioni del Regno: -4,9% in Inghilterra, -6,6% in Scozia, -8,3% in Galles e -9% in Irlanda del Nord. Secondo Helen Dickinson, CEO del British Retail Consortium, l’assenza della Pasqua a marzo – festeggiata invece in aprile quest’anno – ha inciso negativamente sul confronto annuale. Nonostante ciò, i Retail Park hanno retto meglio grazie alla combinazione di negozi, ristorazione, intrattenimento e parcheggi gratuiti.
Anche Londra ha mostrato maggiore tenuta rispetto ad altre zone del Paese. Tuttavia, Dickinson ha sottolineato che le incertezze globali, dazi e rischi di rallentamento economico potrebbero frenare ulteriormente la propensione agli acquisti nei prossimi mesi. Ha inoltre lanciato un allarme sulla riforma delle imposte locali, che potrebbe penalizzare molti negozi anziché aiutarli.
Andy Sumpter, Retail Consultant per Sensormatic, ha aggiunto che marzo è stato deludente per la fiducia dei consumatori e delle imprese. Tuttavia, ci sono stati sprazzi positivi, come il +13,4% registrato nelle High Street durante la settimana della Festa della Mamma. I commercianti ora sperano in una Pasqua forte per recuperare l’inizio di primavera sottotono.