Un’innovazione tecnologica destinata a cambiare il futuro dell’industria olearia italiana arriva da Bologna: si chiama OLEUM SPEC, il primo “naso elettronico” in grado di valutare con precisione e oggettività le caratteristiche organolettiche dell’olio extravergine d’oliva. Il progetto è stato presentato nella sede del BI-REX Competence Center e nasce dalla collaborazione tra Olitalia e Lab Service Analytica, con il supporto dell’Università di Bologna, ZRS Koper e BI-REX, grazie a un co-finanziamento del PNRR di oltre 700.000 euro.
Attraverso tecniche avanzate come la GC-IMS e l’uso di algoritmi di machine learning, OLEUM SPEC promette di rivoluzionare il controllo qualità nel settore, riducendo il margine di errore umano nelle analisi sensoriali obbligatorie per legge. Il sistema consente anche di individuare difetti, prevedere la shelf-life e ottimizzare i processi di blending.
“Questo progetto è perfettamente nelle corde di Olitalia e porta valore in un settore che storicamente viene riconosciuto come poco innovativo – afferma Angelo Cremonini, presidente di Olitalia –. Eliminare il margine di errore umano significa dare agli imprenditori gli strumenti per decisioni basate su dati oggettivi”.
Aziende olearie, laboratori e enti di controllo sono i principali destinatari di questa tecnologia che si affianca ai metodi sensoriali tradizionali, migliorandone affidabilità e rapidità.
“OLEUM SPEC nasce da una visione strategica condivisa – dichiara Ivano Battaglia, CEO di Lab Service Analytica –. Un progetto che unisce ricerca scientifica e applicazione industriale per un mondo più sano e sicuro. Siamo orgogliosi che sia l’unico del settore agroalimentare tra i progetti BI-REX co-finanziati”. Con oltre 600.000 imprese e più di 4.300 frantoi attivi in Italia, la filiera dell’olio guarda così a una nuova era di innovazione e competitività.