Surgital archivia il 2024 con un bilancio più che positivo, segnando un utile netto di 15,1 milioni di euro, in crescita del 28% rispetto all’anno precedente. I ricavi consolidati ammontano a 124,5 milioni (+3,5%), di cui il 52% generati in Italia e il restante 48% sui mercati esteri. L’EBITDA raggiunge quota 24,8 milioni (+15% su base annua), a conferma della solidità del Gruppo.
La spinta arriverà nei prossimi mesi da investimenti mirati alla rete distributiva foodservice in Italia e in Europa. Dopo il rallentamento pandemico, Surgital torna anche a presidiare il mercato asiatico, mentre negli Stati Uniti — primo mercato export con il 15% del fatturato — l’approccio resta di “cauto ottimismo”, in attesa di capire gli effetti delle nuove politiche protezionistiche. “Stiamo rafforzando la rete commerciale nei mercati chiave e affiancheremo nuovi consulenti tecnici ai distributori e clienti finali”, dichiara Massimiliano Bacchini, direttore commerciale e membro del CDA.
Con un piano industriale 2025-2027 da 20 milioni di euro, l’azienda investirà in automazione e digitalizzazione, puntando anche su nuove assunzioni (45 entro fine anno) e su un uso più efficiente dell’energia. L’impianto fotovoltaico è stato potenziato fino a 3.500 KW/ora, portando l’autoproduzione energetica al 92%. Per il futuro, il Gruppo annuncia nuove linee di prodotto dedicate al foodservice, che debutteranno nel 2026, con potenzialità anche in GDO e gastronomia.