Marcella Manghi ha creato la prima linea italiana dello snack sudafricano nutriente, sostenibile e pratico: “Ho sentito che meritava di essere portato sulle nostre tavole”
Nel segmento degli snack proteici di alta qualità da meno di un mese è arrivato il biltong di carne di struzzo di Qina, primo brand italiano a proporre sul nostro mercato un prodotto che è invece punto fermo e snack più popolare nella tradizione culinaria sudafricana. Nato intorno al XXVII secolo il biltong – striscia di carne marinata con aceto e speziata con coriandolo, pepe nero e sale prima di essere essiccata – si è affermato fra Sud Africa, Namibia e Zimbabwe per facilità di conservazione e proprietà nutritive. Dunque un superfood salato, ricco di proteine ma privo di zuccheri, ideale per chi pratica sport o segue una dieta bilanciata a basso contenuto di carboidrati. Uno snack sostenibile, nutriente e pratico che, con la sua storia e le sue caratteristiche, ha affascinato l’imprenditrice Marcella Manghi, fondatrice di Qina (“forza” in Zulu) che ci ha raccontato origine e potenzialità di un prodotto del quale “ogni morso racconta una storia di passione, intensità e rispetto per l’ambiente, proprio come il Sudafrica”.
Come nasce il progetto Qina?
L’idea è partita dalle mie esperienze personali in Sudafrica e dalla mia passione per i cibi dal gusto autentico. Il Sudafrica è, infatti, un luogo che mi ha letteralmente conquistata con la sua cultura, compresa quella gastronomica e, quindi, con il biltong. La carne di struzzo, così ricca di proprietà nutritive e dal sapore inebriante mi ha affascinata al punto da volerne condividere l’unicità con il pubblico italiano. Il progetto si è sviluppato con l’obiettivo di portare in Italia non solo un prodotto, ma un’esperienza: un ponte tra due mondi, che celebra la tradizione artigianale e selvaggia del Sudafrica in un contesto moderno e di alta qualità.
Quali sono le peculiarità del biltong e a che profilo di consumatori si rivolge?
Il biltong non è solo uno snack ma un concentrato di tradizione e nutrizione. Preparato con carne di struzzo sudafricana selezionata e lavorata secondo tecniche antiche, è ricco di proteine complete e povero di grassi saturi e carboidrati. Si distingue come alternativa salata ai classici superfood dolci ed è l’ideale per chi segue uno stile di vita attivo e bilanciato. È inoltre perfetto per sportivi, appassionati di outdoor e per chi cerca alimenti pratici poiché si può mangiare tranquillamente ovunque senza sporcarsi. Infine, la carne di struzzo è particolarmente magra, ricca di ferro e omega-3, perfetta per giovani in crescita, donne in gravidanza e chiunque voglia combinare gusto e benessere.
Quante varianti avete previsto?
Per il momento sono tre, pensate per soddisfare esigenze e gusti diversi. Puntiamo però ad ampliare la nostra proposta e per offrire ai clienti un’ampia scelta di prodotti che non si trovano nei negozi (fisici od online) italiani. Attualmente si possono provare: Qina Sliced ovvero il biltong classico, morbido e versatile, ideale come snack proteico pronto da gustare ovunque. Qina Snapstick, una versione più intensa e corposa, pensata per chi ama i sapori decisi e cerca uno spuntino energetico altamente proteico (34g per 50g di prodotto). E infine Qina Powder caratterizzato da granelli di carne essiccata che offrono un tocco esotico in cucina, perfetti per arricchire insalate, panificati e tante altre ricette.
Come avete costruito il lancio sul mercato italiano di un prodotto fortemente radicato alla sua terra d’origine? Quali le peculiarità sulle quali vi siete maggiormente soffermati?
Abbiamo lavorato per far emergere i valori di autenticità e sostenibilità che il biltong rappresenta, creando un dialogo tra la tradizione sudafricana e la sensibilità italiana per i prodotti artigianali. La nostra campagna social si concentra sull’origine del prodotto e sulla sua lavorazione tradizionale, ma anche sulla sua natura proteica, sottolineando la differenza rispetto ad altri tipi di proteine o snack industriali. La comunicazione è focalizzata sullo stile di vita attivo e sulla praticità del biltong, con un occhio di riguardo alla sostenibilità, dato l’impatto ambientale ridotto degli allevamenti di struzzi rispetto per esempio a quelli bovini.
Quali sono i canali di vendita sui quali puntate maggiormente e con quale posizionamento di prezzo?
Puntiamo su una strategia omnicanale, con il nostro e-commerce come primo punto di contatto per raggiungere il pubblico direttamente. Stiamo collaborando con negozi gourmet indipendenti e palestre per intercettare target specifici, come amanti della qualità e sportivi. Il prezzo è posizionato nella fascia premium, in linea con la qualità della carne di struzzo e il carattere unico del prodotto, giustificato dalla provenienza esotica e dalla lavorazione tradizionale.
Lei è originaria di una città come Parma che è conosciuta in tutto il mondo per i suoi salumi e il prosciutto in particolare. Cosa l’ha spinta ad andare a cercare e proporre una tipicità che arriva dall’altra parte del mondo?
Parma è la mia radice, il luogo dove ho imparato a riconoscere e apprezzare il “buono”. Crescendo in una famiglia dove i pranzi domenicali erano un rituale, ho sviluppato un gusto che sa riconoscere l’eccellenza, ovunque si trovi. Quando ho scoperto il biltong sudafricano, ne sono rimasta conquistata e ho sentito che meritava di essere portato sulle tavole italiane. È un prodotto che unisce tradizione e innovazione, proprio come i grandi prodotti della mia terra d’origine. Qina nasce per rendere accessibile a tutti questa delizia lontana, che altrimenti pochi potrebbero assaporare.