Ripresa disomogenea per il settore FMCG in Europa tra sfide e opportunità di crescita

Facebook
LinkedIn
WhatsApp
Telegram
Email
Print

Circana ha presentato il rapporto biennale FMCG Demand Signals, analizzando i trend di acquisto nei sei maggiori mercati alimentari europei, coprendo 230 categorie di beni di largo consumo e 2.000 segmenti. Il settore ha registrato una crescita del 4,4% nell’ultimo anno, raggiungendo un valore di 673 miliardi di euro per i dodici mesi fino a giugno 2024. Nonostante l’aumento dello 0,3% nelle vendite unitarie, la ripresa è caratterizzata da dinamiche disomogenee. Spagna e Italia evidenziano una crescita robusta sostenuta dal consumo domestico e da condizioni favorevoli agli investimenti, mentre Regno Unito, Germania e Francia mostrano segnali di stagnazione legati a fattori economici e strategie diversificate dei rivenditori.

Le marche del distributore hanno assunto un ruolo centrale nella crescita del mercato, raggiungendo una quota di valore del 39,2% pari a 263 miliardi di euro, con un incremento di 0,5 punti percentuali rispetto al 2023. Queste performance sono attribuibili a miglioramenti qualitativi, attenzione alla sostenibilità e innovazioni che rispondono alle esigenze dei consumatori. I brand tradizionali, sebbene sotto pressione, possono rimanere competitivi attraverso innovazioni mirate, ottimizzazione degli assortimenti, strategie di premiumizzazione e collaborazioni strategiche, soprattutto nei segmenti emergenti e premium.

Nel panorama retail, supermercati e ipermercati mantengono una quota del 71% delle vendite alimentari, ma gli ipermercati affrontano difficoltà nel rispondere ai cambiamenti delle preferenze di acquisto. Parallelamente, discount e negozi di prossimità consolidano il proprio ruolo come punti di riferimento per gli acquisti essenziali.

Le prospettive per il 2025 evidenziano sfide legate a volatilità economica, prezzi elevati e una domanda frammentata, che potrebbero rallentare la crescita sostenibile in termini di unità e volumi. Inflazione, volatilità geopolitica e tassi di interesse elevati continuano a rappresentare rischi per il settore. La crescita in valore sarà probabilmente sostenuta dall’inflazione, mentre le vendite in volume restano deboli, influenzate da un consumo più prudente e da una capacità di spesa limitata. Sebbene ci siano segnali di ripresa in alcune categorie alimentari, la sostenibilità di questa crescita è messa in discussione dalla persistente incertezza economica.

Il settore dei beni di largo consumo si trova ad affrontare un contesto complesso, con progressi in alcune aree e difficoltà in altre. Innovazione, sostenibilità e strategie mirate rappresentano elementi chiave per navigare le sfide future e mantenere la competitività in un panorama in continua evoluzione.

Ripresa disomogenea per il settore FMCG

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Pocket
WhatsApp
Non perdere niente! Iscriviti alla nostra newsletter.

Lascia un commento

Ripresa disomogenea per il settore FMCG