Surgelati in difficoltà: Nomad Foods taglia le stime per l’anno in corso

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Sempre più surgelati nel carrello degli italiani

Nomad Foods ha rivisto al ribasso le previsioni finanziarie per l’anno 2025, citando l’incertezza macroeconomica, l’inflazione dei costi e il destoccaggio da parte dei rivenditori come principali fattori. Il colosso britannico dei surgelati, proprietario dei marchi Findus, Iglo e Ledo, prevede ora una crescita organica dei ricavi compresa tra lo 0% e il 2%, rispetto alla precedente stima dell’1%-3%. Anche l’EBITDA rettificato è stato rivisto al ribasso: crescita attesa tra lo 0% e il 2%, contro una previsione iniziale del 2%-4%.

L’utile per azione rettificato (EPS) dovrebbe attestarsi tra €1,82 e €1,89, indicando una crescita tra il 2% e il 6%, leggermente al di sotto della fascia bassa delle precedenti previsioni. La società ha spiegato che gli investimenti in corso su marchi e prodotti hanno influenzato ulteriormente le prospettive.

Nel primo trimestre, i ricavi sono stati pari a 760 milioni di euro, in calo del 3% rispetto all’anno precedente, con un calo organico del 3,6% e una contrazione dei volumi del 3,7%. L’EBITDA rettificato è sceso dell’1,8% a 120 milioni di euro, mentre l’EPS rettificato è diminuito del 5,4% a €0,35.

Tuttavia, il margine lordo è migliorato di 90 punti base, salendo al 27,8%, grazie a una maggiore produttività della supply chain e al venir meno di svalutazioni di inventario subite l’anno scorso. “I risultati trimestrali possono essere volatili, ma il mercato dei surgelati in Europa è sano e il nostro portafoglio ben posizionato”, ha dichiarato Noam Gottesman, co-presidente e fondatore.

L’amministratore delegato Stéfan Descheemaeker ha aggiunto che la crescita dovrebbe accelerare nei prossimi trimestri, pur non prevedendo un pieno recupero delle perdite subite tra gennaio e marzo. Quanto ai dazi, l’azienda ha affermato di non subire al momento impatti diretti, ma prevede ulteriori rincari per alcune materie prime.

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