L’Anglia Ruskin University (ARU) ha lanciato un progetto da 2 milioni di sterline per prevenire carenze alimentari che potrebbero scatenare disordini civili nel Regno Unito.
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Il progetto, finanziato dal Biotechnology and Biological Sciences Research Council, mira ad affrontare vulnerabilità nel sistema alimentare del Regno Unito, ottimizzato per l’efficienza e non per la resilienza, con una forte dipendenza da importazioni e manodopera stagionale.
Il progetto si basa su ricerche che evidenziano come oltre il 40% degli esperti ritenga probabile il rischio di disordini legati alla scarsità alimentare entro i prossimi 10 anni. Tra le cause di un possibile collasso ci sono l’instabilità geopolitica, le pandemie, i cambiamenti climatici e i dazi commerciali.
Gli esperti lavoreranno con produttori, distributori e rivenditori per mappare i rischi e identificare soluzioni preventive. L’iniziativa include una mappatura “backcasting” per prevedere i percorsi verso disordini civili e intervenire prima che si verifichino. ARU collabora con università e organizzazioni come WWF, DEFRA e Food Standards Agency per rafforzare la resilienza del sistema alimentare.