In occasione della fiera internazionale World of Private Label, organizzata dalla PLMA (Private Label Manufacturers Association) oggi e domani ad Amsterdam, i riflettori sono inevitabilmente puntati sul crescente peso dei marchi del distributore in Europa. La PLMA è da quasi 40 anni il punto di riferimento per produttori e retailer del settore private label.
Il comparto ha raggiunto un valore complessivo di 352 miliardi di euro, secondo NielsenIQ. I prodotti a marchio del distributore rappresentano oggi il 38,1% del mercato grocery europeo, con un incremento di 0,11 punti percentuali rispetto all’anno precedente.
In nove dei diciassette Paesi europei analizzati, le vendite di private label sono aumentate. La Spagna guida la crescita con un +1,2 punti percentuali, seguita da Cechia (+0,5), Portogallo (+0,4) e Francia (+0,4). La Svizzera mantiene la quota di mercato più alta, al 52%, mentre Germania, Regno Unito e Francia sommano insieme un 39,7%.
Nel 2024, il 75% dei 5,24 miliardi di unità aggiuntive vendute nei supermercati è stato rappresentato da prodotti private label. I settori più forti includono alimenti confezionati, dolci e snack, e prodotti deperibili, con una quota media del 46,8%, pari a 221 miliardi di euro.
Il cambiamento nelle percezioni dei consumatori è significativo: il 50% è più propenso ad acquistare private label, e il 40% è disposto a pagare di più se percepisce una qualità superiore. Nel 2024, il comparto ha registrato una crescita di 9,5 miliardi di euro rispetto all’anno precedente, confermando il potenziale strategico delle marche del distributore in Europa.