Nestlé ha annunciato un investimento di 7 milioni di dollari per espandere il proprio impianto di produzione di cereali a colazione ad Harare, in Zimbabwe. Il progetto prevede l’installazione di un quarto essiccatore a rulli per aumentare la capacità produttiva del marchio Cerevita, a base di grano, di oltre il 35%.
L’intervento rientra nella strategia “Africa for Africa” del colosso svizzero, che punta a rafforzare i sistemi alimentari locali e regionali attraverso la produzione e l’approvvigionamento interni al continente. Nestlé intende così trasformare lo stabilimento di Harare in un hub strategico per la produzione di cereali destinati sia al mercato interno sia all’export verso Zambia, Malawi e Mozambico.
Secondo Nicole Roos, direttrice generale della regione ESAR di Nestlé, “lo Zimbabwe non è solo un mercato, ma un partner chiave per costruire un sistema alimentare più resiliente e inclusivo”. L’azienda impiega oltre 400 persone in loco, tra diretti e indiretti.
L’espansione dello stabilimento si inserisce in un programma più ampio da 40 milioni di dollari che riguarda anche la produzione di caffè nella regione. Già nel 2020 Nestlé aveva investito 2,5 milioni di dollari nello stesso sito per potenziarne la capacità produttiva di oltre il 30%.