Nei primi 9 mesi di quest’anno, le vendite di vino a livello mondiale sono calate del 9% ma Nosio, braccio operativo del Gruppo Mezzacorona in oltre 60 Paesi del mondo per la commercializzazione, è riuscita ad aumentarle dell’1,2% rispetto all’anno record del 2021-2022 che aveva visto un balzo dell’8,04% sul precedente bilancio.
Il fatturato 2023 è passato da 135 milioni di euro a 137,1. In calo l’utile di esercizio netto che passa dai tre milioni ai 2 milioni con il conseguente calo anche della resa delle azioni dei 466 azionisti, in larga parte soci ma anche dipendenti con il Gruppo Mezzacorona che detiene saldamente la maggioranza assoluta.
In occasione dell’assemblea che si è tenuta venerdì sera, è stato inoltre riconfermato il consiglio di amministrazione e il collegio sindacale con sue sole eccezioni: l’ex rettore dell’università di Trento Paolo Collini in sostituzione di Walter Pardatscher nel cda e Federico Grigoli al posto di Lorenzo Penneri, alla presidenza del collegio sindacale.
Nosio possiede due società estere, la Prestige Wine Imports Corp. negli Stati Uniti e la Bavaria Wein Import Gmbh in Germania, che gestiscono commercializzazione e promozione dei marchi del Gruppo Mezzacorona nei rispettivi mercati. In Italia controlla altre due aziende della Sicilia, Villa Albius S.a.r.l. e Solsicano S.a.r.l., attraverso cui dirige la produzione di uva e la successiva vinificazione delle due tenute.
Inoltre, segue le attività di imbottigliamento di vini fermi e di produzione di spumanti Rotari Trentodoc.