La Commissione Agricoltura della Camera ha espresso un parere favorevole riguardo alla Legge di Bilancio 2025, suggerendo una revisione strutturale delle accise sulla birra prodotta in Italia.
Dal 1° gennaio 2025, le accise dovrebbero essere ridotte stabilmente a 2,97 centesimi per grado Plato. Inoltre, è prevista una diminuzione maggiore delle accise per i piccoli produttori: il 50% per chi produce fino a 10mila ettolitri annui, il 30% per una produzione compresa tra 10mila e 30mila ettolitri, e il 20% per i birrifici con una produzione tra 30mila e 60mila ettolitri. Questo intervento ha ricevuto l’apprezzamento di Unionbirrai, associazione che rappresenta i piccoli birrifici artigianali indipendenti.
“Riteniamo davvero lodevole l’attenzione dedicata al comparto brassicolo – commenta Vittorio Ferraris, direttore generale Unionbirrai – Il parere della Comagri Camera ribadisce una proposta che il settore porta avanti da tempo e che, ci auguriamo, possa divenire realtà dopo diversi tentativi in differenti provvedimenti. Siamo consci della congiuntura economica e degli sforzi che il Paese intero deve compiere per riassettare i bilanci pubblici ma questi interventi, con un dispendio economico limitato, possono – prosegue Ferraris – concretamente sostenere le piccole produzioni nazionali emergenti, proseguendo in un percorso iniziato negli anni scorsi. Si tratta, infatti, di misure già attuate nel biennio ’22-’23 che rappresenterebbero un volano per il comparto avendo un impatto relativo notevole per ogni produttore. L’auspicio – conclude – rimane quello di una disamina completa per revisionare le norme che regolano il comparto brassicolo nazionale in maniera organica, proprio come il Ministero dell’Agricoltura aveva iniziato a fare e che ci troverà sempre pronti al loro fianco”.