Comunicazione ingannevole durante le Olimpiadi di Parigi: Coca-Cola rischia denuncia per “greenwashing”

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La promessa “zero rifiuti di imballaggio” fatta da Coca-Cola durante i Giochi Olimpici di Parigi 2024 ha suscitato scalpore. In un comunicato stampa pubblicato ieri, la ONG France Nature Environnement (FNE) ha annunciato che presenterà una denuncia contro il colosso americano per greenwashing, nota tecnica di marketing utilizzata da un’azienda per promuovere un’immagine di marca più ecologica.

La FNE vuole che “Coca-Cola sia ritenuta responsabile delle sue azioni sotto il reato di pratiche commerciali ingannevoli previsto dal Codice del consumo, che sanziona le affermazioni che potrebbero ingannare il consumatore relativamente all’impatto ambientale del prodotto”.

La Ong denuncia una “coreografia ormai consolidata” messa in atto dall’azienda americana: “versare il contenuto di una bottiglia di plastica in un bicchiere, servirlo a una persona che poi pensa di avere in suo possesso un contenitore ecologico, poi buttare via la bottiglia fuori dalla vista”. In totale, sono state servite 6 milioni di bevande in bottiglie di plastica, rivela la FNE secondo un documento riservato che la ONG ha potuto consultare.

La multinazionale, dal canto suo, aveva dichiarato che queste bottiglie sarebbero state selezionate e compattate per essere riciclate. “Coca-Cola durante i Giochi si è vantata di aver riciclato il 100% delle bottiglie raccolte, ma per essere all’altezza dell’evento sarebbe stato necessario limitare molto di più la produzione di bottiglie di plastica”, ha denunciato Axèle Gibert, esperto di rifiuti di France Nature Ambiente.

Coca-Cola rischia denuncia per greenwashing

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