La catena di supermercati si impegna a ridurre le emissioni di gas serra e a promuovere pratiche sostenibili in tutte le sue attività e nella catena di fornitura entro il 2050.
Lidl si è impegnata a raggiungere il net-zero entro il 2050 per tutte le sue attività e la catena di fornitura. Per questo, mira a ridurre le emissioni di gas serra considerando anche quelle di Scope 3, che comprendono le emissioni della catena del valore e rappresentano oltre il 90% del totale aziendale. La strategia climatica prevede obiettivi specifici: entro il 2034, Lidl intende diminuire del 42,4% le emissioni FLAG, provenienti da agricoltura, silvicoltura e altri usi del suolo, e del 35% le emissioni E+I, legate ai settori energetici e industriali.
Per raggiungere questi traguardi, Lidl coinvolge attivamente fornitori e partner, invitando i principali – responsabili del 75% delle emissioni Scope 3 – a fissare entro il 2026 obiettivi di riduzione basati sull’iniziativa Science Based Targets (SBTi). L’azienda ha già ottenuto una significativa riduzione del 52% nelle emissioni operative di CO2 (Scope 1 e 2), soprattutto grazie all’utilizzo di energie rinnovabili. Dal marzo 2022, Lidl utilizza energia al 100% rinnovabile in tutti i suoi punti vendita, centri logistici e sedi direzionali nei Paesi in cui opera.
Altre misure implementate includono:
- l’adozione di gas refrigeranti naturali per il raffreddamento;
- la sostituzione dei sistemi di riscaldamento con pompe di calore;
- l’eliminazione del trasporto aereo per frutta e verdura;
- l’introduzione di un assortimento di prodotti a base vegetale con il marchio Vemondo;
- l’espansione della flotta logistica con veicoli a carburanti alternativi e semirimorchi refrigerati ad azoto.
Alessia Bonifazi, responsabile Comunicazione e CSR di Lidl Italia, sottolinea come la sostenibilità sia parte integrante della promessa di qualità dell’azienda, evidenziando l’impegno verso azioni concrete per affrontare il cambiamento climatico e garantire soluzioni sostenibili.