Carapelli Firenze, storico produttore di olio extra vergine di oliva, prevede un aumento della produzione mediterranea per la campagna 2024/2025, puntando su qualità, sostenibilità e nuove strategie commerciali per contrastare il calo dei consumi e garantire il valore della filiera.
Con l’avvicinarsi della campagna olivicola 2024/2025, Carapelli Firenze, storico produttore di olio extra vergine di oliva, prevede un aumento del 30% della produzione mediterranea rispetto alla stagione precedente. Tuttavia, secondo le stime di Assitol, la produzione italiana dovrebbe raggiungere solo 200.000 tonnellate, confermando la limitata capacità produttiva del paese. A livello globale, la Spagna, principale produttore, prevede una raccolta di circa 1,2 milioni di tonnellate, con aspettative positive anche per Grecia e Portogallo.
Nonostante l’aumento della produzione, Carapelli avverte che non è scontato un calo dei prezzi al consumo. Anche se una riduzione dei prezzi potrebbe favorire una ripresa dei consumi, l’azienda sottolinea l’importanza di mantenere il valore del prodotto. La recente crisi ha visto una contrazione della domanda del 16%, principalmente a causa dei prezzi elevati, che hanno spinto molte famiglie a ridurre le scorte di olio extra vergine e a sostituirlo con oli più economici. Bruno Seabra, Direttore Generale di Carapelli Firenze, sottolinea che per preservare la categoria, sarà fondamentale promuovere la qualità del prodotto e incentivare il consumo attraverso una maggiore informazione e sensibilizzazione.Seabra riconosce che gli alti prezzi degli ultimi anni hanno penalizzato i consumatori, ma ricorda che in passato i prezzi troppo bassi hanno danneggiato la filiera, impedendo una giusta remunerazione per i produttori. Le promozioni e le strategie commerciali dovranno quindi garantire un equilibrio tra convenienza e valorizzazione del prodotto. Solo in questo modo sarà possibile sostenere la filiera e incentivare la produzione di alta qualità.Carapelli si impegna a mantenere un dialogo costruttivo con tutti gli attori della filiera, dagli agricoltori agli imbottigliatori, promuovendo accordi a lungo termine e adottando protocolli di produzione sostenibile. L’azienda ritiene che un nuovo approccio alla comunicazione, basato anche sulla ricerca scientifica, potrebbe contribuire a far comprendere ai consumatori il valore dell’olio extra vergine di oliva per la salute, restituendogli la giusta collocazione nel mercato.Inoltre, Carapelli vede opportunità di crescita anche nel canale horeca e nei mercati internazionali, dove la qualità dell’olio italiano è molto apprezzata. Secondo Seabra, le crisi rappresentano anche un’opportunità per reinventare la categoria e trovare nuove strategie per valorizzare l’olio d’oliva, sia