Food delivery sotto esame: gli inglesi chiedono più sicurezza e trasparenza

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Nel 2025 il mercato britannico del fast food e delle consegne a domicilio vale ben 23,1 miliardi di sterline. In un contesto sempre più competitivo, le aziende del settore puntano sulla tecnologia per distinguersi, offrendo servizi digitali come il tracciamento in tempo reale degli ordini. Tuttavia, i consumatori attenti al cibo non trascurano le fasi “offline” della consegna, in particolare l’ultimo miglio.

Un’indagine recente rivela forti preoccupazioni dei clienti: il 55% degli intervistati teme per l’igiene dei cibi consegnati e uno su dieci sospetta che i rider possano assaggiare il cibo o manomettere le confezioni. Il 53% si lamenta per la temperatura del cibo, il 50% per articoli mancanti, il 40% per ordini sbagliati e il 21% per confezioni danneggiate.

Fra le soluzioni più richieste: consegne puntuali (60%), imballaggi sigillati (50%) e un sistema di tracking trasparente (50%). Cresce inoltre la richiesta di confezioni anti-manomissione: l’86% dei consumatori ritiene che i ristoranti debbano garantire l’integrità degli ordini, il 49% vorrebbe imballi con sigilli di sicurezza.

I clienti sono sempre meno indulgenti: il 44% non riacquisterebbe dopo un’esperienza negativa. Per non perdere quote di mercato, le aziende devono ripensare il packaging. I nuovi sacchetti “tamper-evident” come quelli di Seal2Go, con chiusure adesive e linguette di apertura unica, rappresentano una risposta concreta alla crescente domanda di sicurezza e qualità nel food delivery.

Sicurezza del food delivery

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