Nel mese di maggio 2025, l’Istat registra un deciso rimbalzo della fiducia sia tra i consumatori sia nel mondo delle imprese, con ricadute positive anche per i settori della distribuzione, del food&beverage e dei servizi collegati. L’indice di fiducia dei consumatori passa da 92,7 a 96,5, mentre quello delle imprese cresce da 91,6 a 93,1, dopo tre mesi consecutivi di calo.
Sul versante dei consumatori, l’ottimismo si rafforza su tutti i fronti: particolarmente rilevante è il balzo del “clima economico”, che passa da 89,6 a 97,5, a testimonianza di una rinnovata fiducia nella ripresa del Paese. Migliorano anche le valutazioni sulla situazione corrente e sulle prospettive future, elementi cruciali per i consumi nel comparto alimentare e della ristorazione.
Per le imprese del commercio al dettaglio, l’indice generale sale da 101,8 a 102,8. Tuttavia, a livello di canale distributivo, si segnala una divergenza: peggiorano le attese nella distribuzione tradizionale, mentre migliora la fiducia nella grande distribuzione organizzata (GDO), un segnale che premia le strategie di assortimento, promozione e stabilità dei prezzi adottate dalle catene retail. Unica nota negativa è la flessione delle aspettative sulle vendite, possibile riflesso dell’instabilità inflazionistica.
Nei servizi di mercato, dove rientrano anche turismo e ristorazione, si registra un netto miglioramento. Particolarmente significativa è la ripresa di fiducia tra gli imprenditori del comparto turistico, che aveva subito un forte calo nel mese precedente: un buon auspicio per la stagione estiva e per i consumi legati all’hospitality e alla somministrazione.
Anche il manifatturiero mostra segnali di tenuta (indice in crescita da 85,8 a 86,5), suggerendo una possibile stabilizzazione della produzione alimentare e delle forniture per il canale horeca.
In sintesi, maggio porta una ventata di fiducia che interessa tanto i consumatori quanto i principali comparti economici legati al food&beverage. La GDO e i servizi turistici appaiono al momento i principali beneficiari di questo miglioramento, lasciando intravedere un clima più favorevole per la domanda interna nella seconda parte dell’anno.