Il progetto nato in Sicilia punta a realizzare prodotti di diversa applicazione riducendo sprechi e scarti. Il ceo Marcello Reale: “La chiave per superare i pregiudizi sta nel coinvolgimento attivo dei consumatori”.
Produrre farine e derivati da insetti allevati in modo ecologico per offrire al mercato soluzioni proteiche che siano sostenibili, ecologiche e 100% naturali. È questo l’obiettivo che guida il progetto “AlphaFood – cricket vertical farming”, nato nel 2022 a Catania, in Sicilia, dall’idea di Marcello Reale, Luigi Parisi, Paolo Mantione e Davide Carloni. Quattro giovani che, con la loro start up, hanno subito aggirato steccati culturali, diffidenza e scetticismo puntando con decisione sul grillo come protagonista di un allevamento che combina tecnologia e artigianalità per realizzare un prodotto di qualità, altamente sostenibile e con diversi ambiti di applicazione. Una sfida per nulla semplice ma che in questi primi due anni ha già avuto riscontri positivi, non solo in termini di attenzione e curiosità visti i diversi premi ricevuti, ma anche sotto il profilo produttivo. Aspetti che abbiamo approfondito con Marcello Reale, ceo di AlphaFood che sottolinea come l’ambizione sia quella di realizzare prodotti “che non siano solo un’alternativa ma una scelta consapevole e intelligente per un futuro più sostenibile, etico e sano”.
Come è nata l’idea del vostro team di studiare e produrre farine e derivati da insetti e
perché avete scelto proprio i grilli?
L’idea alla base del nostro progetto affonda le radici nelle mie passioni. Durante il percorso accademico, mi sono avvicinato con entusiasmo al mondo degli insetti commestibili, rimanendone affascinato dalle enormi potenzialità che questi possono offrire, sia in termini di sostenibilità che di innovazione alimentare. Il tempo e un po’ di fortuna hanno fatto si che tutti i membri del nostro team si siano incontrati – pur provenendo da ambiti diversi – trovandosi accomunati dalla stessa convinzione: i modelli alimentari odierni sono insostenibili e inefficaci sul lungo termine. L’idea di poter fare la differenza e concretizzare un’alternativa valida ci ha spinto a trasformare questa intuizione in un progetto reale, che oggi cresce giorno dopo giorno. Per quanto riguarda la scelta dei grilli, questa si basa su aspetti di natura logistica e funzionale che li rendono particolarmente adatti al nostro sistema produttivo. Oltre a possedere un’elevatissima percentuale proteica (70%), ci permettono infatti di lavorare in linea con i nostri obiettivi di sostenibilità, innovazione e qualità.
Sostenibilità, innovazione e qualità sono parole chiave per AlphaFood, come le declinate giornalmente?
Per noi non sono solo valori ma azioni concrete che guidano ogni nostra scelta e ogni nostra giornata. Ciascun prodotto, decisione e interazione con il cliente sono un passo verso un futuro più soddisfacente per chi crede nel cambiamento. Abbiamo scelto di puntare sulla produzione di farina di grillo proprio perché rispetto agli allevamenti tradizionali, ha un impatto ambientale decisamente inferiore, basti pensare che richiede circa il 99% in meno di acqua e genera il 99% in meno di emissioni di CO2. Inoltre, già oggi metà dell’energia che utilizziamo proviene da fonti rinnovabili, grazie ai pannelli fotovoltaici installati presso le nostre strutture. Selezioniamo collaboratori e partner che condividano la nostra visione etica cercando di costruire una rete di persone e professionisti che lavorano attivamente per promuovere la sostenibilità. Ma non ci fermiamo qui perché un altro nostro grande obiettivo è l’innovazione e, in tal senso, stiamo facendo il possibile per implementare l’efficienza del nostro sistema produttivo cercando di migliorare continuamente per ridurre ulteriormente gli impatti, già significativamente bassi, dell’intera filiera. Innoviamo costantemente, non solo collaborando con laboratori, centri di ricerca e istituti per sviluppare nuove metodologie che valorizzino la nostra visione, ma anche testando nuove formulazioni per creare prodotti originali che sappiano stupire i nostri clienti. Infine, anche la qualità è al centro di tutto ciò che facciamo. I nostri protocolli HACCP e i controlli rigorosi garantiscono che ogni prodotto rispetti i più elevati standard di sicurezza alimentare. Ascoltiamo i nostri clienti e perfezioniamo i procedimenti per offrire non solo eccellenza nel prodotto ma anche un’esperienza unica e coinvolgente.
Per sviluppare il vostro disegno, avete ideato, progettato e testato un sistema di
allevamento per i grilli. Come funziona e come avete affinato il processo produttivo?
Il nostro sistema di allevamento si basa sull’idea di una vertical farm innovativa, pensata per automatizzare i processi, ottimizzare lo spazio e il consumo di risorse, garantendo al tempo stesso il pieno tracciamento dell’intera filiera. Questo approccio ci permette di utilizzare al meglio ogni metro quadrato e di minimizzare l’impatto ambientale, mantenendo al centro qualità e sicurezza. La logica che guida il nostro sistema si rifà alle tecniche di allevamento di precisione. Monitoriamo costantemente parametri essenziali, come umidità e temperatura, raccogliendo dati preziosi che ci consentono di perfezionare ogni aspetto del processo produttivo. Questo ci permette di creare ambienti ideali per i nostri grilli, garantendo condizioni ottimali per il loro benessere e per la qualità finale del prodotto. Tutto questo è stato possibile grazie al nostro team interdisciplinare, che unisce competenze complementari, e alla collaborazione con università e aziende tecnologiche. In particolare, ci siamo avvalsi dell’esperienza di ingegneri ed esperti del settore, che ci hanno fornito il know-how necessario per sviluppare soluzioni avanzate e costantemente migliorabili”.
Che risultati hanno dato le prime produzioni? Potenzialmente quali numeri pensate
di poter raggiungere?
Le prime produzioni hanno generato un quantitativo totale di 50 kg di farina per ciclo biologico, corrispondente a un periodo di 60 giorni. Questo risultato è pienamente in linea con le nostre previsioni, considerando che abbiamo scelto deliberatamente di mantenere una produzione contenuta. Questa strategia ci consente non solo di monitorare attentamente i processi produttivi e garantire la qualità del prodotto, ma anche di adattarci al mercato italiano che, pur avendo un grande potenziale, non è ancora completamente maturo per un’espansione su larga scala. Le produzioni attualmente limitate ci permettono inoltre di riservare l’area necessaria per testare nuove integrazioni tecnologiche e metodologie avanzate di allevamento della specie, con un forte focus su ricerca e sviluppo. Questo approccio ci consente di perfezionare continuamente il nostro modello produttivo e di innovare in un settore in evoluzione. Parallelamente, stiamo destinando una parte delle nostre produzioni a test scientifici, finalizzati a esplorare il potenziale utilizzo dell’Acheta domesticus (sempre della famiglia dei grilli) e dei suoi derivati in diversi ambiti applicativi. Questi studi ci permetteranno di valutare nuove opportunità di mercato e di contribuire allo sviluppo di applicazioni innovative che vadano oltre gli usi tradizionali, rafforzando ulteriormente la nostra posizione competitiva. Da un punto di vista strutturale, il nostro capannone, ottimizzato per lo sfruttamento verticale mediante scaffalature, ha una capacità produttiva potenziale di una tonnellata di farina al mese, il che rappresenta un enorme margine di scalabilità per rispondere rapidamente alle esigenze future del mercato.
Quali sono i principali campi di applicazione dei vostri prodotti? Quando saranno in
commercio?
La nostra tecnologia e il sistema di allevamento che abbiamo sviluppato aprono a molteplici applicazioni possibili. Per quanto riguarda il settore alimentare, realizziamo prodotti ideali sia per gli appassionati di fitness che per i consumatori attenti a un’alimentazione bilanciata e sostenibile. Ma il nostro approccio va oltre: in un’ottica di zero waste, anche gli scarti del processo produttivo possono trovare utilizzi in altri ambiti. Ad esempio, le deiezioni dei grilli, grazie al nostro prototipo possono essere raccolte e trasformate in un ammendante organico. Questo prodotto potrebbe avere un’applicazione significativa nell’agricoltura biologica, rappresentando un ciclo che va ben oltre il solo settore alimentare. Per quanto riguarda invece i prodotti alimentari, saranno disponibili a partire dal 2025. La vendita avverrà inizialmente attraverso la nostra piattaforma e-commerce, che stiamo implementando con l’obiettivo di offrire molto più di un semplice negozio online. Vogliamo creare uno strumento interattivo che permetta agli utenti di scoprire i prodotti, conoscere a fondo il nostro impegno per la sostenibilità e ricevere suggerimenti personalizzati per integrarli nella loro quotidianità.
Nonostante le enormi potenzialità e i numerosi vantaggi, cibi e farine a base di insetti
nel nostro paese sono ancora accompagnati da scetticismo e pregiudizio. Quali passi
bisogna ancora percorrere per farne comprendere l’importanza?
È vero, il cammino per far accettare i cibi a base di insetti è ancora lungo, ma le soluzioni ci sono e noi stiamo lavorando attivamente per percorrerlo. Il principale ostacolo è legato alla neofobia alimentare, ovvero la diffidenza verso nuovi cibi, che negli insetti trova la sua massima espressione. Questo sentimento è radicato in fattori culturali e sociali: nella cultura occidentale, per secoli, sono stati infatti associati a sporcizia e malattia. Tuttavia, queste percezioni sono prive di fondamento quando si parla di produzione controllata e sicura come la nostra. La chiave per superare questi pregiudizi sta nel coinvolgimento attivo dei consumatori. La ricerca dimostra che le persone che hanno già provato alimenti a base di insetti sono più inclini a ripeterne il consumo. Per questo motivo, stiamo lavorando per aumentare l’esposizione ai nostri prodotti attraverso degustazioni, eventi e collaborazioni con chef che sappiano integrare i nostri ingredienti in ricette familiari e gustose. Un altro aspetto importante è l’educazione. Vogliamo far comprendere che l’entomofagia è una pratica diffusa in molte culture del mondo e che non si tratta di una moda, ma di una risposta concreta a sfide globali come la sostenibilità alimentare e l’impatto ambientale. L’obiettivo è spostare la narrativa dagli aspetti emotivi e culturali a quelli pratici e razionali, mostrando dati tangibili sull’efficienza delle nostre pratiche produttive. Vogliamo fare vedere che il consumo di prodotti a base di insetti può avvenire senza dover rinunciare al gusto o alla familiarità dei piatti a cui siamo abituati. Desideriamo che i consumatori percepiscano nei nostri prodotti non solo un’alternativa, ma una scelta consapevole e intelligente per un futuro più sostenibile, etico e sano.
In questi due anni di attività, la vostra startup ha ricevuto riconoscimenti e menzioni,
a conferma dell’attenzione crescente su questo ambito alimentare. Quali sono i vostri
obiettivi a medio e lungo termine?
I riconoscimenti ricevuti hanno dato una grande spinta motivazionale a tutto il nostro team, confermando anche la bontà e il valore della strada intrapresa. Tuttavia, per noi rappresentano solo un punto di partenza, non un traguardo. A medio termine, il nostro obiettivo principale è il consolidamento del brand AlphaFood sul mercato. Questo include il lancio della già citata piattaforma e-commerce, dove i consumatori potranno scoprire i nostri prodotti e approfondire il nostro impegno. Inoltre, puntiamo a introdurre gradualmente una gamma diversificata di prodotti a base di farina di grillo, pensati per soddisfare esigenze diverse, dai consumatori attenti alla sostenibilità ai professionisti del fitness in cerca di proteine naturali e rispettose del pianeta. Sul lungo termine, il nostro obiettivo è ambizioso, restiamo fedeli alla nostra visione di sostenibilità, vogliamo ridurre ulteriormente l’impatto della nostra filiera e ciò questo significa continuare a innovare, lavorando fianco a fianco con centri di ricerca e laboratori per migliorare costantemente i nostri processi e sviluppare nuovi prodotti. L’idea è quella di rendere il consumo di insetti una pratica sempre più normale e accettata, anche nei paesi occidentali.