Morrisons, nel secondo anno del suo programma di rinnovamento, annuncia significative modifiche per accelerare la crescita e ottimizzare le operazioni, in risposta all’aumento dei costi. Una revisione approfondita ha rivelato aree con costi operativi sproporzionati rispetto all’utilizzo e al valore percepito dai clienti. Di conseguenza, l’azienda propone la chiusura di 52 Caffè, 18 Market Kitchens, 17 negozi di prossimità, 13 fioristi, 35 banchi di carne, 35 banchi di pesce e quattro farmacie.
Rami Baitiéh, CEO di Morrisons, ha dichiarato che queste modifiche sono “una parte necessaria dei nostri piani per rinnovare e rinvigorire Morrisons”, permettendo di concentrare gli investimenti nelle aree di maggior valore per i clienti. “I Caffè Morrisons sono famosi per la qualità e i prezzi competitivi, ma alcuni presentano sfide locali che rendono inevitabile la chiusura”, ha aggiunto.
Morrisons intende mantenere l’offerta “Market Street”, pur modernizzandola e chiudendo le aree non economiche. In alcuni negozi, collaborerà con terzi per offrire servizi specializzati. La maggior parte dei dipendenti interessati sarà ricollocata in altri ruoli, ma circa 365 sono a rischio di licenziamento.
“Non prendiamo alla leggera il disagio e l’incertezza che queste modifiche causeranno ai nostri colleghi”, ha assicurato Baitiéh, sottolineando l’impegno dell’azienda a supportarli durante la transizione. L’azienda mira a un equilibrio tra innovazione e supporto ai dipendenti, mentre cerca di adattarsi al mercato in evoluzione.