Primo trimestre sotto le attese per Kellanova, complice anche la frenata dei consumi Usa

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Kellanova, l’azienda produttrice delle patatine Pringles, ha deluso le aspettative del mercato nel primo trimestre del 2025, registrando un calo delle vendite dovuto a un indebolimento dei consumi negli Stati Uniti, il suo mercato principale, a causa della pressione inflazionistica.

L’incertezza economica negli Stati Uniti è stata aggravata dalla politica commerciale aggressiva dell’ex presidente Donald Trump, che si prevede porterà a un aumento dei prezzi per i consumatori americani. I dati pubblicati mercoledì hanno mostrato una contrazione dell’economia statunitense nel primo trimestre, la prima in tre anni.

Di fronte a questo scenario, Kellanova ha dichiarato di “preparare piani di emergenza e adottare misure per gestire l’incertezza economica globale”, prevedendo che i consumi resteranno deboli per il resto dell’anno.

Attualmente in fase di acquisizione da parte del colosso degli snack Mars, Kellanova ha aumentato i prezzi in vari mercati per contrastare l’impatto dei costi di produzione in crescita. Anche Hershey, concorrente diretto, ha segnalato oneri legati ai dazi doganali compresi tra i 15 e i 20 milioni di dollari per il trimestre in corso.

I numeri del trimestre
Negli Stati Uniti, dove si concentra circa il 51% del fatturato complessivo, le vendite sono diminuite del 4% a causa della persistente debolezza nei segmenti degli snack e dei surgelati. Calo anche in Europa e America Latina, penalizzati dalla minore domanda di biscotti e bevande.

Il margine lordo rettificato è sceso al 34,9% rispetto al 35,7% dell’anno precedente. Le vendite nette sono diminuite del 3,7%, attestandosi a 3,08 miliardi di dollari nei tre mesi conclusi il 29 marzo, al di sotto delle previsioni degli analisti (3,18 miliardi secondo LSEG). L’utile rettificato per azione è stato di 90 centesimi, contro un’attesa di 1,01 dollari.

“In un contesto macroeconomico e industriale indubbiamente incerto, la nostra organizzazione ha dimostrato determinazione e concentrazione,” ha commentato Steve Cahillane, presidente e CEO di Kellanova.


Kellanova e la frenata dei consumi Usa

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