Nell’esercizio 2024-25, Rémy Cointreau ha registrato un fatturato consolidato di 984,6 milioni di euro, in calo del -18% su base organica, con una marginalità operativa corrente al 22% (-3,9 punti). Il risultato operativo corrente è sceso del -30,5% a 217 milioni, penalizzato dal rallentamento dei consumi negli Stati Uniti e in Cina. Tuttavia, il gruppo ha ampiamente superato l’obiettivo del piano di riduzione dei costi, generando risparmi per 85 milioni di euro rispetto ai 50 milioni attesi.
La divisione Cognac ha visto una contrazione del -21,9% nei ricavi e del -32,4% nel risultato operativo, con la marginalità scesa al 30,2%. Meno marcata la flessione per Liqueurs & Spiritueux, con -9,6% nei ricavi e -10,5% nel risultato operativo, e margine stabile al 14,6%. Il free cash flow è migliorato a 19,2 milioni di euro, mentre l’indebitamento netto è salito a 675,4 milioni, con un rapporto debito netto/EBITDA pari a 2,40x.
Il gruppo ha sospeso le guidance di lungo termine 2029-30 a causa dell’instabilità macro e geopolitica, ma punta al ritorno alla crescita organica nel 2025-26, in particolare negli USA. Senza considerare l’impatto dei dazi, il ROC dovrebbe crescere tra high-single-digit e low double-digit; includendoli, il calo previsto sarebbe compreso tra mid e high-teens.
Sul fronte ESG, Rémy Cointreau ha ridotto del 12% le proprie emissioni rispetto al 2020-21 e del 53% il consumo netto d’acqua. Il Consiglio proporrà un dividendo di 1,5 euro per azione (1 in contanti e 0,5 opzionale). Il nuovo CEO Franck Marilly entrerà in carica il 25 giugno.