L’industria alimentare e diverse multinazionali del cioccolato esprimono preoccupazione per il rinvio della normativa UE sulla deforestazione, prevista per il 30 dicembre ma posticipata di un anno sotto la pressione di paesi produttori come Indonesia, Brasile e Malesia. La legge mira a vietare la vendita di prodotti legati a materie prime coltivate su terreni deforestati, con l’obiettivo di combattere la deforestazione globale.
Come riporta il Financial Times, aziende come Nestlé, Michelin, Ferrero e Carrefour temono che il rinvio e una possibile riapertura del dibattito comportino incertezze normative e rischi per gli investimenti già messi a terra.
Il ritardo è stato condizionato dalle pressioni dei principali esportatori di olio di palma e soia, che contestano la mancanza di linee guida precise da parte di Bruxelles e il sistema di valutazione del rischio di deforestazione. La Commissione UE, pur approvando la proroga, afferma che gli obiettivi della normativa restano invariati, e l’estensione temporale non ne modifica né i contenuti né l’approccio. Tuttavia, la tensione tra le istanze delle multinazionali e le richieste dei paesi esportatori crea un clima di incertezza sul futuro delle politiche europee contro la deforestazione.